Gli albori della grafica con la stampa cinese
La Cina detiene il primato per la più grande quantità di manufatti riguardanti la grafica, tra cui la stampa sui blocchi di legno, e l’utilizzo per stampare di carta non patinata. Già nel lontano 200 d.C., la Cina si serviva di rilievi in legno per stampare disegni su abiti in seta e successivamente sulla carta. Nel 1040, Bi Sheng costruì per la prima volta una macchina da stampa mobile in porcellana, più di 400 anni prima dell’avvento della stampa di Gutenberg in Europa.
Il Medioevo
Nel Medioevo la tipografia prese il volo quando gli intellettuali cominciarono ad interessarsi alle lettere, (e il lettering? Che cos’è? Scoprilo qui!), e alle parole stesse. Nelle culture islamiche, la tipografia era un’operazione estremamente importante, in quanto, l’arte figurativa era vista come blasfema, quindi la tipografia era l’unico modo per esprimere la propria creatività.
Dal Rinascimento alle rivoluzioni industriali
Nel 1439 Johannes Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili, introducendo la comunicazione di massa in tutta Europa. Con la stampa di Gutenberg la letteratura venne aperta alle masse, e così facendo si ebbe una forte impennata anche a livello dell’alfabetizzazione.
Con l’avvento della stampa in tutta Europa, l’uomo cominciò ad essere in grado di riprodurre testi e altra arte visiva su larga scala, soprattutto in modo economico. Ben presto si cominciò a capire che le immagini potevano aiutare nell’incremento dei profitti aziendali, e così cominciò a prendere campo quella che si chiama grafica moderna.
La nascita dei primi loghi
Fu l’industria tipografica che cominciò a produrre loghi, i quali non erano soltanto un elemento di branding, ma anche una modalità per farsi pubblicità e dimostrare tutta l’abilità dell’azienda nella stampa.
La Cromolitografia
Con l’evoluzione della stampa nacque anche la cromolitografia, cioè la possibilità di stampare a colori. Inizialmente questa tecnica veniva utilizzata principalmente per ricreare dipinti per la casa, ma piano piano cominciò ad essere impiegata nei primi passi della pubblicità.
La cromolitografia ha dato la possibilità di realizzare immagini più realistiche, dando la possibilità alle tipografie di stare la passo coi tempi e con la moda del momento.
La grafica nell’era moderna
La grafica moderna come noi oggi la conosciamo, si è affacciato nell’era moderna, indicativamente alla fine del 1800, ed è stato fonte di inspirazione fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Se nel 1700 l’arte della stampa si era concentrata principalmente nella creazione di nuove invenzioni per stampare, nel secolo successivo, gli inventori avevano cominciato a chiedersi come sfruttare al meglio gli strumenti in loro possesso. Infatti, nel momento in cui la stampa è diventata una tecnologia facile e alla portata di tutti, sempre più artisti e designer hanno potuto concentrarsi sulla ricerca di nuovi stili e tecniche per creare opere uniche e originali.
La prima agenzia di grafica, Wiener Werkstätte
Era solo questione di tempo prima che nascesse la prima agenzia di grafica, di nome Wiener Werkstätte. L’agenzia austriaca, dal nome particolare, che significa appunto, laboratorio viennese, è stata la prima organizzazione di artisti visivi, tra cui pittori, architetti e i primi grafici.
Questa agenzia è nata proprio durante l’avvento del cubismo, e infatti ha preso ispirazione in maniera evidente da questa tendenza.
Fondazione Staatliches Bauhaus – 1919
La Staatliches Bauhaus, o semplicemente “Bauhaus”, aprì le sue porte a Weimar, in Germania, nel 1919. L’organizzazione aveva un obiettivo a dir poco ambizioso, infatti volevano riuscire a creare un Gesamtkunstwerk, cioè un’opera d’arte totale, cioè una composizione che sintetizza o racchiude più forme d’arte esistenti in unica perfetta. il Bauhaus è stato uno dei motori centrali della divulgazione dello stile modernista.
La nascita del termine graphic design, 1922
Il termine graphic design ha fatto la sua prima apparizione il 29 agosto 1922, all’interno dell’articolo New Kind of Printing Calls for New Design” di William Addison Dwiggins. Il disegnatore utilizzò questo termine per descrivere esattamente quale fosse il suo ruolo nella strutturazione e coordinazione delle immagini nella progettazione di un libro.
La pubblicazione di Thoughts on Design di Paul Rand
A metà tra il moderno e il post-moderno, il famoso designer Paul Rand ha contribuito a rendere famosa la grafica grazie alla pubblicazione del suo libro Thoughts on Design. Le ideologie e teorie presenti nel libro hanno modellato la successiva industria della grafica. All’interno del volume vengono descritte le teorie e tecniche della grafica che hanno plasmato l’intero XX secolo, caratterizzate da un equilibrio ideale in grado di comunicare con un’immagine in modo efficace e funzionale.
L’era digitale e la grafica
Dagli ann’50 in poi, il mondo ha iniziato un lento procedimento che lo ha portato all’era digitale che oggi stiamo vivendo a pieno. L’entrata in ogni casa di un computer è stata un progresso tecnologico paragonabile all’invenzione della stampa. Questo procedimento ha inaugurato una nuova era per la comunicazione e ha garantito l’acceso alle novità artistiche a tutti.
Nell’era digitale sono nati anche numerosi software che hanno reso la grafica più sofisticata e precisa come ad esempio il pacchetto Adobe. Adobe è stato pubblicato la prima volta nel 1990, ed ha letteralmente cambiato il volto della grafica.
Oggi la grafica è un’espressione artistica estremamente potente, (se ti interessano le infografiche, leggi qui), utilizzata soprattutto nell’ambito della comunicazione pubblicitaria per stimolare la fantasia e attrare l’attenzione di quanti più spettatori possibili. La parola d’ordine è stupire, realizzare un qualcosa di originale, inedito, fuori dagli schemi, per differenziarsi dalla massa.