In parole povere, la SEO mai potrà definirsi completa e definitiva, ma è un obbiettivo che bisogna rincorrere con assiduità.
Esistono dei processi, come la conversione da HTTP ad HTTPS, i quali vengono effettuati una sola volta. Ve ne sono poi altri che devono essere periodicamente ripetuti in modo da sviluppare nuovi contenuti su base settimanale, mensile, trimestrale oppure annuale.
Ogni bravo influencer attivo sul web, tra novembre e dicembre, comincia ad organizzare il lavoro per il nuovo anno. In più, è di fondamentale importanza rivedere ciò che è stato realizzato nel corso degli ultimi 365 giorni, in modo tale da essere certi che ciascun aggiornamento non abbia inavvertitamente causato problemi al resto della struttura. Grazie ad un impegno di questo tipo, si partirà innanzitutto avvantaggiati nel lavoro relativo all’anno successivo, inoltre si beneficerà di un grande contributo al fine di ottenere il massimo dei vantaggi come ricompensa per tutti gli sforzi.
Lo scopo di questo articolo è un approfondimento sui processi di gestione relativi ad aggiornamenti che dovrebbero avvenire su base trimestrale o annuale. Si pone attenzione su di essi soprattutto perché generalmente vengono trascurati o addirittura completamente ignorati fino a quando non si verificano problemi seri. Preoccuparsi della loro gestione in maniera preventiva, oltre a garantire il buon funzionamento del sito, permetterà di avere un notevole vantaggio sulla concorrenza.
Scansione dei link non funzionanti
Con il trascorrere del tempo, il web subisce innumerevoli modifiche: continuamente vengono eliminate o spostate pagine e sostituite immagini. Tali cambiamenti possono sembrare di poco conto, ma in realtà hanno spesso un notevole impatto sull’intera struttura di un sito. Quando situazioni simili si verificano, le conseguenze negative possono aumentare considerevolmente.
Ristabilire i collegamenti alla pagina principale di un sito esterno è in generale un’operazione abbastanza semplice. Difficoltà maggiori si riscontrano quando sono stati interrotti link associati alle parti interne di un contenuto.
È in tali circostanze che un notevole aiuto viene fornito dall’utilizzo di strumenti specifici.
L’impiego di software automatizzati permette non solo di correggere un maggior numero di indirizzi, alleggerendo notevolmente un lavoro che, se fatto manualmente costerebbe molta fatica, ma avendo un’attenzione certamente più accurata di quella umana, si potrà star sicuri di aver rintracciato ogni link non funzionante.
Controllo sulla qualità e la pertinenza dei contenuti
I contenuti presenti in una pagina web, con il trascorrere del tempo, potrebbero perdere la loro iniziale utilità e, rimanendo statici, esiste l’eventualità che provochino un calo della qualità del sito. Sarebbe opportuno produrne regolarmente di nuovi, sia aggiungendo lavori inediti, sia apportando migliorie a quelli già esistenti. Si tratta di operazioni effettuate di norma da qualsiasi gestore di un sito. La fine dell’anno è un periodo perfetto per tali valutazioni, in modo da essere ben preparati per quello successivo.
Tuttavia sono ancora molti i titolari delle pagine che trascurano il controllo dei contenuti: si possono trovare innumerevoli siti pieni zeppi di lavori ormai obsoleti, molto utili al tempo della creazione ma ad oggi superati e privi di uno scopo reale.
Ad esempio, sono presenti notizie ormai non più rilevanti, pubblicità relative ad eventi già trascorsi e, in alcuni casi, addirittura contenuti che non avrebbero mai dovuto essere creati.
Una volta individuato il contenuto a questo punto insoddisfacente, in relazione a qualità e pertinenza, bisognerà stabilire quali modifiche apportare.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di lavori non più pertinenti ad un dato argomento in seguito a cambiamenti avvenuti in relazione ad esso nel corso del tempo.
In tali circostanze, a seconda del caso specifico, esistono essenzialmente due possibilità per risolvere il problema: un contenuto non più rilevante all’interno della propria pagina dovrà essere eliminato; a tal punto se ne esistono altri ancora pertinenti, dovrà essere effettuato il reindirizzamento degli URL a questi, altrimenti, se non ve ne sono ulteriori, la particolare pagina web in esame potrà essere direttamente cancellata. Questa seconda possibilità, è generalmente sconsigliata se la pagina considerata contiene link in entrata oppure, nel corso degli ultimi 12 mesi, ha ricevuto traffico organico. È preferibile quindi cercare di trovare all’interno del sito qualcosa a cui reindirizzare gli URL.
Un’altra particolare situazione in cui è necessario apportare modifiche, è la presenza di contenuti che non soddisfano più lo standard della qualità. Ciò potrebbe ad esempio verificarsi quando si ha un miglioramento delle capacità di scrittura dello staff. La soluzione in questo caso è molto semplice: basterà rielaborare il lavoro per renderlo migliore. Questo potrebbe voler dire riscrivere l’intero contenuto, ma anche aggiungere link, dati, immagini o nuove informazioni. È importante inoltre tener presente che non sempre la lunghezza di un articolo è sinonimo di qualità: l’essenziale è rispondere in maniera esaustiva a tutte le possibili domande di chi visita la pagina, evitando il superfluo. Ciò in sostanza significa che, se si riesce a parlare di tutto in maniera completa entro le 750 parole, non vi è alcun vantaggio nel gonfiarlo di concetti spesso inutili raggiungendo le 3000 parole.
Test sulla velocità della pagina
Dalla revisione di dati relativi a diverse fonti, tra cui il ranking di Google, è risultato che la velocità di reazione di una pagina web influenza non poco l’esperienza dell’utente.
Esattamente come accade per quanto riguarda la crescita dei contenuti di bassa qualità, ogni piccola modifica potrebbe provocare alla pagina un rallentamento che nel corso del tempo tende a diventare sempre maggiore, fino a rendere eccessivamente difficoltoso l’accesso al sito. Il tutto avverrà in maniera quasi inosservata: file di font, librerie JavaScript, plugin di WordPress, sono solo alcuni degli elementi che renderanno gradualmente le pagine web sempre più lente!
Questo avviene nella maggior parte dei siti per cui si effettuano manutenzione ed aggiornamenti costanti. Da qui l’importanza di realizzare regolarmente test relativi alla velocità della pagina, soprattutto per quelle con traffico elevato.
Per chi possiede un sito di piccole dimensioni, con un numero di pagine inferiore a 1.000, è consigliabile effettuare il test su ciascuna di esse. Tranquilli, non si tratta di un lavoro così pesante come potrebbe apparire!
Nel caso in cui, invece, si gestisca un sito avente un numero di pagine superiore a 1.000, si consiglia di effettuare il test innanzitutto su quelle che generano il 30% del traffico organico totale, poi sulle pagine non facenti parte di questa categoria ma che sono comunque fondamentali nel complesso ed infine su alcune delle pagine con traffico inferiore al 10% che sono comunque importanti.
Il test non deve essere necessariamente effettuato manualmente: i dati iniziali possono essere raccolti utilizzando Google Analytics. Si può dire che la pagina è a posto se carica in meno di 3 secondi. In caso contrario bisognerà innanzitutto stabilire quali sono gli elementi che causano i problemi. Tale operazione può essere concretizzata attraverso programmi come WebPageTest.org oppure GTmetrics. In caso di difficoltà per la risoluzione di questi problemi si può consultare l’articolo intitolato “Come aumentare la velocità della pagina per migliorare le prestazioni del sito web”.
Verifica dei plugin di WordPress
Come accennato in precedenza, i plugin di WordPress contribuiscono al rallentamento di un sito web. Circostanze simili si verificano soprattutto perché spesso contengono file CSS e JavaScript oppure font come Ionic Icons e FontAwesome, nella maggior parte dei casi caricati da remoto. Tali elementi provocano un effetto devastante sulla velocità della pagina. In più i plugin necessitano di un aggiornamento costante per funzionare in maniera corretta, soprattutto a causa dei cambiamenti nel browser, in WordPress, nell’HTML, in PHP e in JavaScript. Le nuove versioni però spesso tardano ad arrivare, inficiando in questo modo l’aspetto, la velocità e la SEO della pagina. Nei casi peggiori il sito web diventa inaccessibile!
È quindi preferibile verificare regolarmente che i plugin di WordPress siano aggiornati e che il produttore si impegni ad una revisione costante.
Si consiglia inoltre di verificare se un plugin sia davvero necessario o meno: potendone eliminare qualcuno non solo la pagina risulterà più veloce, ma sarà notevolmente ridotto il lavoro dedicato alla manutenzione del sito. Si prenderanno due piccioni con una fava!
Test sui layout e sulle funzionalità relative ai principali browser
Le modifiche effettuate su ciascuna pagina possono influire non soltanto sulla sua velocità di caricamento, ma anche sul suo aspetto e sul suo funzionamento.
Ad esempio, in seguito alla modifica di un file CSS (effettuata allo scopo di cambiare l’aspetto di una sezione di un sito) inavvertitamente è capitato, tra l’altro ad uno dei migliori gestori di siti web, di modificare per errore l’aspetto di una sezione diversa da quella considerata. Ciò è risultato evidente solo successivamente e per puro caso. Fortunatamente il problema è stato risolto in seguito.
Piccoli eventi come quello appena citato potrebbero man mano provocare innumerevoli cambiamenti imprevisti a layout e funzionalità, inficiando fortemente l’obbiettivo principale del sito.
La verifica relativa a questo genere di problemi prevede un approccio molto simile a quello descritto relativamente ai test sulla velocità: individuare innanzitutto le pagine che ottengono il 30% del traffico totale, poi quelle cruciali per il sito ed effettuare i test su queste. In tal caso possono essere evitate le verifiche sulle pagine che ottengono meno del 10% del traffico.
Purtroppo non esistono programmi automatici per il controllo dei layout. L’operazione quindi dovrà essere effettuata manualmente, ma niente paura! Se la velocità è ottimale il controllo su ciascuna pagina dovrebbe richiedere soltanto pochi secondi.