Cos’è una buona internal linking?
Prima di procedere con l’ottimizzazione dei link interni e bene sapere cos’è effettivamente una buona internal linking. Contrariamente alle idee più comuni, non e sufficiente avere una buona organizzazione dei menu con categorie, sotto-categorie e pagine. Serve qualcosa di più. Il problema di maggiore importanza e dato dal fatto che molte persone credono che la pianificazione dei collegamenti non sia altro che la trasposizione di ciò che potrebbe essere rappresentato su carta attraverso un comune CMS. In questo modo vengono ignorati dei passaggi fondamentali come i plugin, le funzioni e altre specifiche che trasformano i link in HTML. Questi errori contribuiscono a generare link che vengono sparsi ovunque, il tutto senza coerenza e logica tra le pagine. Quando facciamo una visualizzazione siamo in grado di capire il motivo per il quale i nostri link vanno in tutte le direzioni. Nulla viene controllato e non esistono gerarchie. Tuttavia, per l’utente il sistema sembra essere coerente e quindi tali metodi continuano ad essere utilizzati. Una buona internal linking nasce dalla comprensione delle domande dei clienti e dalle esigenze di questi ultimi di ottenere una struttura coerente. Per compiere un ottimo lavoro, per prima cosa si dovrebbe procedere con la pulizia del codice HTML, cosi da classificare gli argomenti e i sotto-argomenti, seguendo dei precisi principi di costruzione. Una buona classificazione e come una biblioteca o un supermercato, dove ogni oggetto ha una sua collocazione.
Costruire una internal linking dal principio
Ci sono diversi modi per realizzare correttamente il lavoro. Tra i vari tipi di collegamenti, le dimensioni del sito, i temi, le caratteristiche e gli obiettivi, sono molte le cose da realizzare. Ad ogni modo intendo proporre una metodologia ideata per risolvere varie situazioni e che vi potrà consentire di capire i vostri obiettivi.
Domande di valutazione per design del sito
Per migliorare un sito bisogna sempre domandarsi: Cosa devo proporre, vendere o offrire sul mio sito web? In relazione alle funzionalità, ai contenuti e ai prodotti e fondamentale porsi le seguenti domande: Quali sono le categorie da inserire? Quale deve essere l’ordine delle pagine o dei post? Inizialmente e bene prendere carta e pena e scrivere o disegnare quello che si intende avere sul sito. Successivamente mettere da parte quanto scritto e tentare di capire ciò che sconosciuti, clienti, diffidenti e affezionati vi chiederanno.
Termini dei visitatori dei sito web
Possiamo distinguere vari tipi di utenti che visiteranno il vostro sito. Ci sono coloro che ignorano l’esistenza del sito e della vostra proposta, cosi come vi sono utenti che conoscono la vostra offerta ma che non sono ancora del tutto convinti. Vi sono poi i clienti, cioè le persone che vi hanno dato già fiducia, e infine gli affezionati, ovvero i clienti piu fedeli, i quali creano un importante passaparola. Se mettiamo in relazione la domanda dei clienti con il metodo dei ‘buyer persona’, con le parole chiave e con altri sistemi ancora, ci possiamo rendere esattamente conto di ciò che il sito deve proporre per ogni tipologia di cliente. Del resto non e altro che una semplice strategia di analisi del mercato. Questo primo passo servirà a definire ciò che e utile e ciò che non lo e. E inutile inquinare il sito con pagine di scarso interesse. Dobbiamo includere esclusivamente gli argomenti più interessanti e le pagine di maggior valore, altrimenti la link building creata non porterà a nulla e non rappresenterà altro che un male per i collegamenti. Vanno messi in primo piano, quindi, le indagini di mercato sui potenziali clienti, il ricorso a contenuti di valore e l’individuazione di buone keywords per la ricerca, elementi che vi condurranno alla fase successiva.
Categorizzazione
Adesso dobbiamo organizzare le pagine in cartelle differenti. Prendiamo ogni elemento e creiamo dei gruppi. Ad esempio, mettiamo insieme le mele con le mele e le arance con le arance. In questa fase dovremo apportare diverse modifiche per trasferire ogni elemento nel suo gruppo ideale. E ogni gruppo sara probabilmente diviso in sottogruppi. Troviamo il giusto equilibrio, evitando di creare gruppi contenenti numerosissimi elementi oppure un’elevata quantità di gruppi contenenti pochi elementi. Non vi e un numero esatto da consigliare, basta semplicemente usare il buon senso e capire ciò di cui gli utenti hanno bisogno. Nessun disordine e nessuna confusione.
Fare una mappa mentale
Con le precedenti spiegazioni abbiamo compreso ciò che dobbiamo proporre sul sito. Ora abbiamo la necessita di creare una mappa mentale per costruire la rappresentazione del sito, attraverso rami, nodi, eccetera. Questo passo ci aiuterà a capire gli eventuali problemi, le incoerenze e gli errori che potrebbero presentarsi. E preferibile ricorrere a strumenti come Coggle, Freemind o MindMeister, definendo un’idea principale e poi altre idee correlate. Creiamo dai due ai cinque assi, non di piu. L’asse principale indirizzerà le parole chiave relative al brand ed escluderà ciò che non e rilevante. Eliminiamo le ridondanze e gli aspetti non interessanti, cosi da creare una perfetta organizzazione del sito.
Implementazione
Questa e la parte più complicata, nella quale e necessario eliminare i collegamenti esclusi dalla vostra mappa mentale. Per ogni pagina bisogna utilizzare tre link principali: alle pagine superiori, alle pagine inferiori e alle pagine dello stesso livello. Consigli per ottenere un’internal linking pulita
- Non installare plugins che generano collegamenti.
- Non utilizzare un mega menu.
- Non utilizzare i collegamenti automatici.
- Non utilizzare soluzioni automatiche per migliorare i collegamenti.
- Non inserire link corrotti.
- Non usare l’attributo ‘nofollow’.
- Evitare di utilizzare altri criteri per la generazione di collegamenti.
La validazione dei link
Ora che abbiamo un buon piano, una buona strategia e migliorato l’internal linking, e il momento di effettuare un ulteriore controllo. Si suggerisce di utilizzare Gephi oppure Cocon.se, poiché offrono una buona rappresentazione dei collegamenti e mostrano i valori di ranking. Inoltre, tali software consentono di verificare problemi tecnici ed eventuali errori. Sul web si trovano numerosi tutorial per imparare a controllare il lavoro effettuato. Se molte pagine hanno un valore ranking troppo elevato o se vengono visualizzati dei duplicati delle pagine, probabilmente ci sono dei problemi. E fondamentale cercare di essere semplici e organizzare i link in modo coerente.
Ottimizzazione dei link interni
Per quest’ultima parte cercherò di guidarvi passo dopo passo al fine di incrementare la internal linking. Se si intende aumentare la forza dei link nuovi o di quelli già esistenti, potete costruire una ‘semantic cocoon’. Si tratta di un insieme di analisi semantiche, di ricerca di parole chiave, di ranking e di altre classificazioni. E stata introdotta da Laurent Bourrelly con l’obiettivo di posizionare un sito nei motori di ricerca attraverso una parole chiave popolare. Se si creano dei collegamenti in entrata sullo stesso argomento o su argomenti simili, il valore di ranking sara massimizzato. Per una sezione del sito dedicata ai bambini, ad esempio, e bene utilizzare dei collegamenti in entrata riguardanti i bambini. Una buona coerenza e una buona struttura logica apporteranno un maggior grado di efficienza. Puntare, di conseguenza, sulla coerenza e sulla vicinanza: se non sono cosi distante da un determinato punto della pagina, perché creare un link? Inoltre e possibile implementare il network e ottimizzare la parte off-site. Sul web vi sono milioni di siti. Se si riesce a integrare il proprio sito con il web, il risultato sara molto gratificante. E come un puzzle, in cui tutto deve essere al suo posto e un solo millimetro puo stravolgere il risultato.
Considerazioni finali
Prova e continua a provare. Calcola il tuo ranking su Gephi, impara la semantica, come preparare gli argomenti e come strutturare la pagina. Questi sono tutti fattori che influenzano fortemente il SEO.