Oltre all’impegno tradizionale richiesto per attività di SEO, l’ottimizzazione di un sito di e-commerce prevede un insieme complesso di ostacoli al SEO che deve necessariamente essere affrontato e superato. Prendiamo come esempio il bilancio per l’indicizzazione. Per un sito web di medie dimensioni – qualunque abbia qualcosa in meno di un migliaio di url – il bilancio di scansione non e un problema in quanto generalmente questa tipologia di siti viene scansionata sempre in modo efficace. Tuttavia, spesso ci si trova a lavorare con siti di e-commerce che hanno milioni di url. Per i siti di queste dimensioni, la scansione diviene davvero una parte fondamentale del SEO. Tutti i professionisti SEO che lavorano con clienti di e-commerce devono riuscire ad individuare cinque aree che, nell’ambito di un progetto di vendita online, possano portare ad un forte traffico organico e alla crescita esponenziale dei ricavi. Queste cinque aree sono:
- indice del sito
- navigazione del menu principale
- on-page copy per le pagine delle categorie
- schema del prodotto
- struttura dell’url
Andiamo a scoprire più nel dettaglio queste cinque aree fondamentali, cercando di carpirne tutti i segreti.
Come accennato in precedenza, il bilancio di scansione e considerato un nodo cruciale per i siti di e-commerce di grandi dimensioni. Tutta l’ottimizzazione in loco del mondo non aiuterà il tuo sito se innanzitutto Googlebot e poi tutti gli altri crawler non trovano in primo luogo i tuoi contenuti. Ci sono alcune tattiche che puoi utilizzare per migliorare l’indicizzazione del tuo sito. La prima e quella di rivedere il numero di errori del server 5xx che il tuo sito evidenzia nel software Google Search Console. Gary Illyes, un analista che lavora per la divisione Google Webmaster Trends, ha recentemente scritto un post sul blog tecnico del motore di ricerca nel quale parla del bilancio di indicizzazione e spinge i webmaster a prestare attenzione al numero di errori del server nel rapporto di errori di ricerca in Search Console. Questo numero, infatti, insieme ad un gran numero di errori di server o di timeout di connessione, indica generalmente un cattivo stato di salute del sito. Supponendo che il sito presenti pochi o addirittura nessun errore del server, il prossimo punto da analizzare e il percorso del sitemap. Quando lavoriamo con un cliente e abbiamo ottenuto che Google esegua la scansione del sito, spesso poi scopriamo che la scansione ha anche aumentato le pagine con errore 404 (pagina non trovata) da circa 10mila a più di 140mila.
Si e scoperto che molti prodotti non piu in vendita erano ancora inclusi nella sitemap del sito, anche se le pagine erano gia state rimosse. Cio vuol dire che Google continuava a perdere preziosi budget di scansione su prodotti che non erano piu nello stock di vendita. Assicurati, quindi, che la tua sitemap sia sempre dinamicamente aggiornata e comprenda solo i prodotti nuovi e non piu quelli cancellati dalle vendite. Infine, occorre rivedere i parametri del prodotto. Quasi ogni sito di e-commerce avra avra i parametri del prodotto che consentono ai visitatori del portale di restringere, ordinare o altrimenti perfezionare le loro ricerche di prodotto. Ecco una URL di esempio per un prodotto Amazon: https://www.amazon.com/gp/product/B004JX7OPI/ref=s9_acsd_ps_hd_bw_b12OYj_c_x_2_w?pf_rd_m=ATVPDKIKX0DER&pf_rd_s=merchandised-search-3&pf_rd_r=9X15NCBY1DGQD8JT4AEM&pf_rd_t=101&pf_rd_p=3a5dd557-ba6c-504c-b670-c4055647d760&pf_rd_i=15347401&th=1 Tutta la parte dopo il “?” e solo un parametro che Amazon utilizza per aiutare gli utenti a trovare proprio quello specifico rotolo di carta per asciugare le mani. Fortunatamente Google Search Console (e Bing Webmaster Tools) ti consente di istruire Googlebot per non eseguire la scansione di parametri specifici. Se hai pagine di categorie duplicate che sono distinte solo da alcune opzioni di ordinamento, i parametri di url in Search Console sono un ottimo modo per risparmiare budget di ricerca per il resto del tuo sito.
Anche se la navigazione del menu principale e importante per il collegamento interno e per il SEO in generale, assume un’importanza ancora più urgente nei siti di e-commerce. Le pagine identificate nel tuo menu sono quelle che con più probabilità saranno indicizzate e classificate nei risultati della ricerca, soprattutto perché quel menu verrà visualizzato in centinaia di migliaia di pagine. Il valore del collegamento interno nella navigazione del menu principale e ovviamente amplificato per quanto riguarda i siti di e-commerce. Un modo per capitalizzare quest’opportunità di navigazione del menu e quello di utilizzare le opzioni di navigazione secondarie. Home Depot e un ottimo esempio in tal senso. Il suo menu “All Departments” include solo le 17 categorie di prodotti più generali. Tuttavia, quando si passa sopra ogni categoria, si espande in opzioni secondarie di categoria (e anche in opzioni terziarie e cosi via). Con quel menu visualizzato in tutte le pagine di prodotto e categoria del sito, tale valore di collegamento interno fornisce una spinta notevole per le pagine di menu di Home Depot.
ON-PAGE COPY PER LE PAGINE DELLE CATEGORIE
Molti webmaster ritengono che sia più opportuno avere pagine di categorie di prodotti che elenchino esclusivamente i prodotti disponibili in vendita e siano prive di ulteriori contenuti all’interno della pagina. Non mi piace essere portatore di cattive notizie, ma la realtà e molto diversa. Elencare esclusivamente i prodotti in una pagina di categoria di prodotto non fornisce praticamente alcuna indicazione di ciò che Google dovrebbe classificare in quella stessa pagina. I crawler prediligono vedere contenuti testuali html in una pagina perché ciò li aiuta a comprendere il contenuto che la pagina avrà una volta comparsa nei risultati di ricerca. Prendiamo allora come esempio un grande big del mondo dell’e-commerce cosi da capire meglio. Walmart ha fatto propria questa strategia e l’ha applicata in modo ottimale nelle pagine delle relative categorie di prodotto, come si può notare anche nella sezione Food.
Anche una cosa molto semplice come può essere la descrizione in due paragrafi del contenuto della categoria può fornire ai crawler un contenuto indicizzabile che dia migliori possibilità di classificare la pagina nei risultati di ricerca. Non importa la posizione del contenuto, se all’inizio della pagina oppure in fondo. L’importante e che sia visibile sia agli utenti che ai crawler. Questa strategia e utile e importante soprattutto perché e fattibile da realizzare. Scrivere 150mila descrizioni singole per ogni tipo di prodotto (ma potrebbero ovviamente essere anche di più) e un compito monumentale e impossibile mentre quella proposta e una strategia che può essere realizzata con un’ottima pianificazione e molto duro lavoro.
SCHEMA DEL PRODOTTO
Ci sono molti usi utili per i dati strutturati di Schema.org ma probabilmente l’utilizzo più utile dei dati strutturati in chiave SEO e sicuramente lo schema del prodotto. Google pone molta attenzione allo schema del prodotto, soprattutto nel campo dei siti di e-commerce. All’inizio di quest’anno, Google ha annunciato di aver iniziato a visualizzare items simili in Google Image Search per aiutare gli utenti a trovare anche prodotti che siano correlati a quelli delle loro ricerche. I consigli di Google per ottimizzare questo annuncio? Assicurarsi di avere schema di prodotto con riferimento alle immagini. Oltre ad apparire in ricerche di oggetti simili, l’uso corretto dello schema del prodotto aiuta a far comparire i prodotti nei risultati di ricerca più in generale. Google visualizzerà molti elementi dei dati strutturati nella scheda prodotto, fra cui anche il prezzo, la classificazione in stelle, la disponibilità del prodotto e molto altro ancora. Nello schema seguente e possibile vedere come Wayfair utilizzi questo marchio in modo efficace per aumentare la visibilità dei prodotti nei risultati della ricerca. Se e possibile, aggiorna in modo dinamico il campo di classificazione in stelle quando i clienti lasciano nuove recensione dei prodotti, in quanto questo dato aggiunge maggiore credibilità al tuo schema e rende più attendibile per Google la visualizzazione dei voti al sito.
LA STRUTTURA DELL’URL
Quando si tratta di struttura dell’URL, la soluzione migliore e quella di mantenere i prodotti il più vicino possibile alla cartella principale. Sebbene possa sembrare più logico avere diverse directory più approfondite (come ad esempio www.example.com/products/stuff/things/thing-1) tuttavia con e consigliabile adottare questa strategia. Le url più lunghe indicano che il cliente non riesce a visualizzare il nome del prodotto effettivamente solo alla fine della stringa e talvolta il nome viene anche abbreviato oppure addirittura accorciato nei risultati della ricerca. Se si analizzano tutti i principali siti di vendita online, si potrà facilmente notare che le loro pagine di inserimento dei prodotti raramente si trovano a più di due cartelle di distanza rispetto alla directory principale. E’ un ottimo consiglio quello di includere stringhe di parametri più lunghe dopo la cartella del prodotto, ma conviene assicurarsi che il nome del prodotto sia effettivamente visibile nell’URL dei risultati della ricerca. È possibile, inoltre, fare ancora un passo in avanti. Basta aggiungere lo schema BreadcrumbList al proprio sito per delineare la struttura della directory del sito stesso. Questo software cattura gli URL che appaiono frammentati nel Serp e li modifica in una forma molto più pulita ed estremamente più intuitiva per gli utenti. Nell’esempio seguente e possibile vedere come la struttura dell’URL di breadcrumb di siti come Dick’s e Lids renda i risultati più accattivanti e appetibili per gli utenti rispetto al risultato di Nike. Indipendentemente dal fatto che tu abbia scelto di implementare lo schema di BreadcrumbList, e importante assicurarsi che gli URL dei prodotti e delle categorie di prodotto siano leggibili e il più vicine possibili alla directory principale.
CONSIDERAZIONI FINALI
Utilizzando queste cinque tattiche e possibile vedere dei miglioramenti notevoli nei risultati di traffico e vendita dei siti di e-commerce. Ecco un cliente con il quale questa strategia e stata utilizzata fin dall’ottobre 2016. Nel corso del tempo, da ottobre 2016 ad oggi, il traffico organico del sito e cresciuto del 22% anno dopo anno e si e assistito ad un aumento del fatturato del 27%.
Il particolare SEO che si applica all’E-commerce può avere effetti importanti su i tuoi clienti e sui loro affari. Le cinque tecniche fin qui elencate possono permettere davvero quel salto di qualità che i tuoi clienti ti richiedono con insistenza.