All’inizio tutto ciò che bisogna fare è semplicemente scegliere la giusta modalità di conduzione della campagna SEO e capire come effettuare la creazione dei link senza sbagliare. Una volta lanciato l’intero processo, questi funzionerà da solo senza alcun problema… Prima, però, è meglio assicurarsi di aver adempito correttamente a tutti i punti, senza errori e dimenticanze. In questo modo non si rischia di restare scoperti e in contempo si viene ripagati per il tempo necessario a ricontrollare tutti i punti SEO (in genere una ventina di minuti) grazie all’aumento del traffico, al maggior coinvolgimento dell’utenza e quindi anche al miglioramento commerciale.
Tuttavia, quali sono i punti importanti dell’aspetto SEO a cui bisogna prestare attenzione? Di seguito puoi trovare una lista dei fattori-chiave per la buona riuscita della campagna SEO e anche qualche piccolo suggerimento su come ottimizzare l’intera efficacia della campagna. Grazie a questa lista di controllo potrai finalmente impostare una campagna in modo tale che ti dia il risultato sperato e che funzioni senza intoppi. Si tratta, insomma, di una lista interessante per chiunque voglia migliorare il lato SEO della propria piattaforma. In questa lista sono inclusi solo gli aspetti SEO on-site. Leggersi l’elenco richiede decisamente poco tempo, ma in contempo ti fornisce numerose possibilità in termini di miglioramento.
Il titolo di pagina
Si tratta di un elemento di base che spesso e volentieri viene tralasciato in quanto sembra… ovvio. Tuttavia è senz’ombra di dubbio l’elemento più importante che bisogna controllare e ricontrollare più e più volte. Sua Maestà il Titolo, – come esso viene chiamato, – identifica l’intera pagina web. E sebbene possa sembrare molto facile da scegliere, bisogna sapere che è solo un’illusione. Scegliere il titolo non è facile; è facile scriverlo. Scegliendo il titolo bisogna ricordarsi che questo viene visualizzato su Google, è il primo a essere visto dall’utente e potrebbe anche essere utilizzato sui canali social. Quindi è normale cercare di avere un titolo accattivante, che invogli l’utenza a far il click su di esso per leggere il contenuto della pagina. Costruendo il pezzo di un contenuto è importante ricordarsi d’inserire la parola-chiave direttamente nel titolo. Per farlo è consigliabile fare una ricerca sulle keyword (per riuscirci esistono numerose piattaforme specifiche e una vasta gamma di applicazioni adatte allo scopo). Grazie a una piccola ricerca che in genere richiede solo un paio di minuti potrai ottimizzare in modo considerevole la pagina. Durante la scelta del titolo è importante prestare attenzione anche a un altro fattore: l’utilizzo massiccio della parola-chiave da parte di altre pagine. Il fatto è che la tua dev’essere unica ed esclusiva e il titolo dev’essere speciale, diverso dagli altri. Questo piccolo fattore è in grado di determinare la differenza tra il successo o l’insuccesso della piattaforma.
La Meta Description
Sua Maestà, La Principessa della SEO: La Meta Description è meno interessante del titolo per quanto riguarda il posizionamento sul motore di ricerca, ma è comunque importantissima in quanto scegliere una buona Meta Description ti permetterà di guadagnare dei punti. Anche in questo caso bisogna svolgere un lavoro di ricerca utile per capire come impostare al meglio la Meta Description. Solo qualche minuto destinato a pensare come migliorare la Meta Description ti aiuterà ad aumentare la tua percentuale di clic.
Il testo e le immagini
Passiamo ora a elementi di minor importanza, ma che comunque possono incidere sulla reputazione della pagina: le immagini e il testo. Le infografiche, per esempio, sono delle immagini che uniscono la parte visiva con quella informativa. Le pagine di successo contengono delle infografiche proprio per offrire al visitatore la possibilità di vedere molte info utili in un piccolo spazio. Parlando delle immagini, queste devono essere certamente originali e vivide. Perché a nessuno piacciono le immagini copiate oppure quelle troppo noiose e che non catturano l’attenzione del visitatore. Senza dimenticarsi che anche la dimensione dell’immagine è importante, considerando che dev’essere abbastanza grande da mostrare all’utente tutti i dettagli, ma non troppo grande da occupare tutta la pagina. Per dirla brevemente, gli elementi visivi devono essere forti e, per quanto possibile, personalizzati. Ottimizzandoli correttamente potrai aumentare la velocità di navigazione sulle pagine (il che è un elemento importante, soprattutto nel caso delle connessioni mobili). Denominando i file, invece, potrai aiutare Google nella comprensione di queste immagini. Il testo, invece, dev’essere breve e coinciso. L’utente deve recepire molte informazioni in poco tempo e quindi si consiglia di usare frasi brevi e precise, paragrafi composti da, al massimo, 3 frasi. I soliti Wall Of Text oggigiorno non interessano a nessuno per il semplice motivo che nessuno ha il tempo di leggerli. E allora ecco che il dono della sintesi del copywriter si fa importante.
I link interni
Un altro aspetto SEO di cui non ci si può dimenticare riguarda i collegamenti interno. Si tratta di un fattore importante, che, però, troppo spesso viene tralasciato. In particolare ci sono due tipologie di link interni che bisogna considerare durante l’ottimizzazione della piattaforma: i link alle parole chiave e i link dalle pagine chiave. Ovviamente in questo modo si creano dei collegamenti con altre pagine del tuo sito, il che permette di aumentare la reputazione dello stesso. Le parole chiave devono essere largamente utilizzate, il che influisce ulteriormente sull’aspetto SEO della pagina. I collegamenti, tuttavia, devono essere naturali e pieni di senso, nonché aveva una forma grammaticale perfetta. In questo modo si crea una vasta rete di collegamenti interni al sito. Se l’utente troverà un argomento che gli interessi, cliccherà semplicemente sul link venendo rimandato in un’altra pagina della piattaforma… Questo significa che si guadagnerà un’altra visita praticamente dal nulla. La struttura dei link interni dev’essere comunque molto solida e ben studiata, altrimenti si rischia semplicemente di creare una rete di collegamento casuali e senza effetto sull’aspetto SEO.
I tag generici
In genere questo sistema “cura sé stesso”, specialmente se la gestione dei contenuti della pagina è impostata in modo corretto. Tuttavia, se tale gestione è scorretta oppure personalizzata, è lecito aspettarsi dei problemi. Certo, non avere dei tag canonici sulla pagina non rappresenta la fine del mondo e sicuramente non è il problema più grande che ci può essere. Tuttavia, per eseguire l’ottimizzazione completamente occorre trattare anche questo aspetto. In particolare bisogna verificare se i Tag sono usati in modo corretto e puntano al link giusto. Si osservano alcuni dettagli, come il protocollo di rete (http. oppure l’https.www). A delle volte Google individua gli errori di questo tipo e penalizza la pagina. Meglio evitarlo, no? Tanto basta solo un controllo di pochi minuti.
Il Dataset Schema
In italiano si chiama set di dati ed è un fattore che può essere presente nella pagina. Se il contenuto include questo set, bisogna implementare il markup dello schema appropriato in modo che i motori di ricerca possano comprendere il contesto della pagina. In questo modo la pagina sarà riconosciuta come più affidabile e il Dataset sarà meglio compreso, il che si tradurrà in un vantaggio di posizionamento.
La misurazione
Misurare il successo del tuo contenuto è assolutamente fondamentale per capire quali risultati sono stati raggiunti, dove bisogna migliorare e così via. Tralasciando il tracciamento di base, ci sono diverse opzioni che si possono sfruttare. Basti pensare a Google Analytics, uno degli strumenti più affidabili del settore, nonché un classico. Tuttavia, non sempre questo strumento funziona correttamente e pur avendo un discreto successo sulla pagina, è possibile che Google Analitycs ti dia questi risultati:
Il modo più semplice per vedere Google Analytics funziona correttamente è andare nella sezione Analisi in tempo reale, cliccare sui contenuti e vedere se l’articolo viene mostrato. Facendo il click sul contenuto o visualizzando la pagina, questa visualizzazione dovrebbe essere mostrata circa in questo modo:
Un altro modo per controllare GA è di usare le estensioni di Chrome, come il Tag Assistant.
Il Tag di Remarketing
Bisogna richiedere al team con cui collabori un codice di remarketing. Questo codice ti permetterà di stilare un elenco dei visitatori della tua pagina che potrai, ovviamente, contattare in futuro per direzionarli verso il tuo sito. Puoi farlo in due modi: indirizzare il tuo target per mezzo degli annunci che portano verso la pagina dei prodotti oppure con degli annunci direzionati verso la categoria del tuo sito. La cosa richiedere certamente uno sforzo, ma una volta avviato può darti dei grandi vantaggi, specialmente se utilizzi il Google Tag Manager per la redistribuzione dei Tag.
Tag Grafici e i Social
Sono degli elementi importanti a cui devi dedicare qualche minuti e in particolare assicurati di formattare l’immagine per i Social, aggiungere i tag Open Graph personalizzati con un titolo ben studiato e una descrizione originale. Ricordati che se la tua pagina venisse condivisa su di un social genererebbe quasi sicuramente un ulteriore traffico. Usando il CMS puoi definire il Tag Open Graph all’interno della pagina, il che ti renderà la vita molto più semplice. Per esempio, se utilizzi WordPress con il plug-in Yoast SEO, vedrai quest’opzione nella parte inferiore del tuo post:
Come vedi ha anche la possibilità di ottimizzare il post per Twitter impostando le immagini e le descrizioni giuste. La cosa ti richiederà giusto qualche secondo e vale sicuramente la pena di farlo perché il traffico che potresti attirare sarebbe a dir poco immenso: ne guadagneresti soltanto, fidati.